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… è quell'essere uniti che consolida la cultura
In un’epoca in cui
Se da un lato la superficiale conoscenza dell’altro permette comunque l’inizio di una relazione, in altri casi si traduce in una condizione di diffidenza assoluta.
L’origine di ognuno di noi nasconde una storia, un’identità, una traccia dell’essere che permette di distinguere un individuo, un gruppo, una cultura.
L’identità rappresenta, quindi, la sintesi di usi, costumi e tradizioni che rinviano a una trama collettiva che non è sempre di facile comprensione.
Spesso si è indotti a percepire un nostro simile come un estraneo, come un individuo radicalmente diverso da noi solo perché il colore della pelle, i tratti del volto, l’abbigliamento si traducono in pregiudizi che finiscono per diventare barriere insormontabili.
La musica invece, in quanto espressione della cultura e dell’anima di un popolo, ha il potere di svelare le connessioni esistenti tra paesi apparentemente lontani.
Riconoscere il diverso, il reciproco arricchimento, la disponibilità mentale all’apprendimento e alla tolleranza, è la soluzione per un’integrazione attraverso la quale il sistema acquista e conserva un’unità strutturale e funzionale, pur mantenendo la differenziazione degli elementi.
Sono convinto che la musica sia, tra le discipline artistiche, il miglior sistema di integrazione, nonché il più immediato veicolo di conoscenza.
Musica: Massimiliano Cusumano
Massimiliano Cusumano: Chitarre e synth
Raffaele Barranca: Sax soprano
Davide Femminino: Basso
Nino Errera: Percussioni
Salvatore Barretta: Batteria e percussioni
Iano Anzelmo: Batteria
Doudou Diouf: Voce
Registrato e mixato da Samuele Mollisi presso MedRecord
Artwork di Vito Viola